Definiti gli anni ruggenti, il 1920, alla fine della prima guerra mondiale, fu una rivoluzione nell’abbigliamento che rappresentava il cambio della società. Indubbiamente la guerra aveva provocato profonde ferite in diversi settori commerciali e nella popolazione che iniziava a far valere i propri diritti.
Uno dei cambiamenti principali fu la rivisitazione della figura femminile e la moda anni 20 scopriva un universo “donna” che voleva far sentire la sua voce rimasta muta per secoli.
Libertà: nuova visione femminile
Nella moda anni 20 si fanno largo i tessuti sintetici e gli stilisti iniziano ad usare tinte più colorate, lustrini e rivedono i classici fiocchi che fino alla fine dell’800 erano usati più per impacchettare che per valorizzare. Gli abiti diventano leggeri, eterei e disegnano una figura longilinea, senza curve. La silhouette venne nascosta da tagli ampi e spesso dritti. Rimangono in uso i corsetti e bustini, tipici dell’epoca vittoriana, ma elasticizzati, dunque meno “opprimenti”.
Gli abiti della moda anni 20 sono più corti, mostrando le gambe, ma appena un accenno. Le gonne a taglio dritto e sfrangiato spesso sono impreziosite da volant. Le cinture sono abbassate al di sotto della vita naturale.
Personalmente possiamo dire che la figura femminile, per l’idea dell’epoca anni 20, doveva sembrare più maschile, quasi un rettangolo. Perfino gli abiti interi vennero sostituiti da tuniche.
I capi di abbigliamento donna nati nel 1920
Gli stilisti della fine della prima guerra mondiale, erano particolarmente ispirati dalle novità proposte in ambito tessile, musicale e in una maggiore libertà femminile.
Inventano la camicetta con scollo alla marinara, la gonna a pieghe, i cardigan e il maglione “trompe l’oeil con fiocco”. Un maglione dalla forma quadrata, molto ampio e corto.
Sottolineiamo che gli abiti che hanno contraddistinto la moda anni 20 sono stati: l’abito Ford, creato da Chanel. Apriamo una piccola parentesi: esso è ancora oggi prodotto con delle rivisitazioni moderne. Il secondo abito iconico fu il mitico: flapper dress.
Giorno senza forme e di notte sensualità sfrenata
Continuiamo a parlare dei simboli della moda anni 20 facendo una differenza sostanziale tra giorno e notte.
Di giorno era obbligatorio che la donna mantenesse un fascino androgino, un mix tra visione eterea femminile, ma in un corpo senza forma, tipico di quello maschile. Si richiedeva che la libertà “donna” rimanesse austera poco seducente.
Al tramonto c’era una vera trasformazione. Di notte la moda anni 20 vestiva il “flapper dress”. Lo conosciamo tutti perché attualmente è uno degli abiti maggiormente usati per i costumi di carnevale o per le serate danzanti di jazz o in tema “anni 20”.
Le sue caratteristiche sono quelle di una silhoutte con abito intero a taglio dritto e ampio, vita bassa. Le maniche a pieghe, in inverno, e con bretelle a giromaniche, in estate. La gonna al di sotto del ginocchio con pieghe o balze sfrangiato. Reso celebre da Coco Chanel.
Veniva ricoperto interamente da strass, frange, ricchi ricami o motivi che richiamavano l’Art Déco, corrente artistica esplosa negli anni del 1920 insieme al futurismo.
Per usare un “motto” del tempo si diceva: il vero flapper lo riconosci perché deve luccicare sulla pista da ballo.
Anni 20: i capelli alla “garçon”
Nelli anni ruggenti i capelli lunghi erano out, nel vero senso della parola. Una donna, per essere alla moda, dove avere un taglio di capelli molto corto, nasce infatti il: taglio alla garçon. Come si presenta questa acconciatura? Parliamo di un capello molto corto, aderente al capo, possibilmente liscio con frangetta davanti e con una rasatura sul retro.
Le alternative potevano essere il caschetto, cioè il carré, che proponeva un capello leggermente più lunghi sulle ciocche in avanti e sempre molto corto sul retro. Mentre per le donne che avevano capelli ricci o ondulanti, si eseguiva il “finger waves”, cioè un taglio corto, ma che formavano delle “onde” delle ciocche che si potevano far aderire al capo o aprire la frangetta.
I look iconici della moda anni 20 accentuavano il fascino androgino della donna, mostrando il suo carattere più deciso.
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